La guida 50 Top Pizza, celebre per la sua autorevolezza nel settore della gastronomia e della ristorazione, ha rilasciato la sua attesissima classifica per il 2024. Quest’anno, la sorprendente decisione di premiare Una Pizza Napoletana di Anthony Mangieri, situata a New York, ha sollevato non poche sopracciglia, spostando il focus dall’Italia, patria indiscussa della pizza. Napoli e Caserta, tradizionali culle di questa specialità culinaria, vedono i loro rappresentanti scivolare in seconda posizione, segno di un cambiamento nelle preferenze gastronomiche globali.
La guida 50 Top Pizza: un’autorità nel settore
50 Top Pizza è stata fondata da un team di esperti del settore gastronomico: Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere. La guida è conosciuta a livello internazionale per la sua capacità di identificare e premiare le migliori pizzerie del mondo, un compito che richiede non solo una profonda conoscenza della gastronomia, ma anche un rigoroso processo di valutazione. Ogni anno, un panel di esperti assaggia e valuta diverse pizzerie, considerando fattori come la qualità degli ingredienti, la tecnica di lavorazione, l’atmosfera del locale e la presentazione dei piatti.
La valutazione avviene secondo un criterio di punteggio che tiene conto di vari aspetti della pizza, dalla crosta alla salsa, dal condimento al servizio. Gli esperti non si limitano solo all’Italia, ma esplorano anche l’offerta internazionale, portando alla luce nuove tendenze e influenze culinarie che emergono in diverse città del mondo.
Il sopravvento di Una Pizza Napoletana a New York
Quest’anno, Una Pizza Napoletana ha ottenuto il primo posto nella classifica globale, un riconoscimento straordinario per Anthony Mangieri. La pizzeria, che si distingue per l’uso di ingredienti di alta qualità e una preparazione meticolosa, ha saputo mantenere viva l’autenticità della tradizione napoletana, pur innovando il proprio menu in risposta ai gusti di una clientela cosmopolita. Situata a New York, la pizzeria ha attratto residenti e turisti, diventando un riferimento per gli amanti della pizza.
Mangieri, originario di New Jersey, ha dedicato anni alla perfezione della tecnica di preparazione, portando a New York non solo la pizza, ma anche la cultura e la tradizione che la circondano. La positiva accoglienza di Una Pizza Napoletana dimostra come le tradizioni culinarie possano adattarsi e prosperare anche in contesti diversi, continuando a entusiasmare e sorprendere i palati di chiunque la assaggi.
La classifica e i migliori concorrenti
Sul podio della classifica 50 Top Pizza 2024 ci sono due pizzerie celebri tra le migliori d’Italia: Diego Vitagliano Pizzeria di Napoli e I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta, entrambi in seconda posizione ex aequo. Queste pizzerie avevano già ricevuto riconoscimenti significativi nel panorama nazionale, confermando il loro status di eccellenza nella tradizione della pizza napoletana. Il loro posizionamento nella guida conferma la rinomata arte pizzaiola partenopea, sempre all’avanguardia nella ricerca della perfezione.
Al terzo posto troviamo The Pizza Bar on 38th di Tokyo, guidata da Daniele Cason, che continua a dimostrare come la pizza possa essere reinterpretata con successo in vari contesti culturali. Le pizzerie a Milano e Londra, rispettivamente Confine e Napoli on the Road, si piazzano al quarto e quinto posto, segno di un’evoluzione della cultura gastronomica anche in queste città .
Le altre pizzerie nella top 10
Il sesto, settimo e ottavo posto della classifica vedono protagoniste Tony’s Pizza Napoletana a San Francisco, I Tigli a San Bonifacio e Sartoria Panatieri a Barcellona. Ognuna di queste pizzerie propone una propria interpretazione della pizza, portando novità e varianti che sfidano i confini della tradizione. Infine, 50 Kalò di Napoli e Seu Pizza Illuminati di Roma chiudono la Top 10, dimostrando la continua predominanza italiana in questo settore.
La classifica di 50 Top Pizza 2024 testimonia l’evoluzione continua nel panorama gastronomico internazionale, dove la tradizione si fonde con l’innovazione, portando a nuove scoperte culinarie per gli appassionati della pizza di tutto il mondo.